Il consigliere regionale Francesco Ventola tratta un tema caldo di questi ultimi giorni, facendo il punto sulla questione del riordino ospedaliero.

In una nota dichiara: «Se fosse una partita di calcio, alla fine di un  primo tempo giocato nella nebbia,  perdiamo per 2 a 0. Infatti, per l’ospedale di Canosa, sulla carta la Giunta Emiliano ha cancellato i posti letto per acuti e, quindi, reparti di Medicina e Geriatria, mentre sono scomparsi anche i posti per la lungodegenza così come indicati. Con la delibera n. 161 del 29 febbraio scorso, rispetto ai 71 posti previsti nel piano “Vendola” di dicembre 2012, Canosa risulta sede di Centro Risvegli e Riabilitazione post-acuzie, otre ai servizi territoriali di pertinenza del distretto socio-sanitario. Sono 40, invece, i posti letto dedicati rispettivamente: 20 per il recupero e la riabilitazione funzionale, 10 per la riabilitazione cardiologia, 10 per la riabilitazione respiratoria. Ovviamente non si parla più di orto-geriatria  e quant’altro. Quanto a Trani, 0 i posti letto previsti  nella nuova rete mentre la struttura viene destinata a Centro integrato di servizi territoriali, oltre che sede di CoreLab provinciale, di hub farmaceutico territoriale e di UCCP – progetti, funzioni  ed attività in parte ancora da redigere».

Il consigliere definisce il quadro non molto chiaro, affermando che il piano di riordino ospedaliero non possa rimanere legato soltanto ad una serie di numeri e che ancora una volta avrà come risultato ultimo un’ulteriore penalizzazione della  Asl BAT.

Continua asserendo: «Dopo le chiacchiere, la realtà è che ci sono stati sottratti ulteriori 79 posti letto rispetto al 2012 cosicché, il dato già basso di circa 1,8 posi letto per 1.000 abitanti, si è ridotto a circa 1,6 rispetto ai 3,7 posti letto per 1.000 abitanti comprensivi dello 0,7 per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie previsto dal più recente decreto ministeriale n. 70 del 2015 recante la definizione degli standard qualitativi, strutturali,  tecnologici e quantitativi dell’assistenza ospedaliera. Per Canosa, in particolare, la questione è ancora aperta in quanto il deliberato del Consiglio Comunale della sera del 29 febbraio non è stato ancora oggetto di valutazione, visti i tempi  di adozione.  Sarà la proposta deliberata dall’Aula il riferimento su cui impegnarsi nei confronti della Regione Puglia».

E poi promette di non abbandonare la battaglia con l’obiettivo di costringere il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a portare il Piano in Aula per farlo discutere ed approvare in Consiglio Regionale, richiedendo l’impegno e la costanza nel condurre la battaglia da parte di tutti.