L’ultima in ordine di tempo è la sospensione della gara di calcio femminile di serie A tra l’Apulia Trani e la Lazio, a causa del sopraggiunto buio. Lo stadio comunale di Trani, infatti, non ha l’impianto di illuminazione, ed una gara iniziata male con oltre un’ora di ritardo per problemi con l’arrivo del direttore di gara sostituito in corsa, è finita peggio con la sospensione della gara ed il rinvio a data da destinarsi partendo, probabilmente, dal primo minuto. Gara sospesa a 20 minuti dalla fine e su di un prestigioso risultato di 0 a 0 per l’Apulia Trani.

Ma la situazione delle strutture sportive tranesi è di quelle complesse all’ennesima potenza. Dopo i lavori di ristrutturazione dello stadio comunale, per esempio, resta un manto erboso tutto da rivedere ed i danni provocati da due raid vandalici a distanza di pochi giorni ad inizio anno 2017, che hanno letteralmente distrutto sia il magazzino interno che le panchine in campo. Un bigliettino da visita senz’altro da censura. Situazione che non migliora a distanza di pochi metri dall’ingresso del “comunale” e cioè nel tensostatico di via Superga, struttura con tanti problemi e da sempre utilizzata soprattutto per il volley. Stesse problematiche rilevate anche nello storico PalaAssi tra incuria, deperimento e rabbia di società ed atleti costretti ad allenarsi in condizioni a dir poco fatiscenti.