L’ex ospedale di Trani, oggi presidio territoriale di assistenza, si dota di due importanti apparecchiature elettromedicali per la diagnosi e la cura: nella unità operativa di Day Service Oculistico è stato attivato l’Arco Sterile per gli interventi “fast track” su maculopatie; mentre nella unità operativa di Radiologia sono stati avviati i lavori per l’installazione della Risonanza Magnetica a 1,5 tesla (sarà attiva entro febbraio del prossimo anno).

Entrambe le apparecchiature sono state acquistate con fondi Fesr. L’arco sterile, che ha un costo di 330mila euro, è il secondo in Puglia e consente di effettuare interventi su bulbo chiuso in totale sicurezza, in ambiente sterile e in tempi rapidi, assicurando al paziente una risposta di salute immediata e garantita. «E’ come stare in sala operatoria – dice il direttore del Day servite oculistico, Pasquale Attimonelli – l’Arco Sterile è una apparecchiatura utilizzata in ambito militare e permette di intervenire in condizioni di totale sicurezza». A Trani saranno trattati tutti i pazienti affetti da maculopatia del territorio, e la Asl stima che in un anno saranno trattate mille persone. «Quello di Trani – ha ribadito il direttore generale della Asl BAT, Alessandro Delle Donne – è il secondo Arco Sterile di Puglia, il primo è in dotazione al Policlinico di Bari. All’inizio del nuovo anno sarà attiva anche la risonanza magnetica, la terza della Asl BAT, che si va ad aggiungere a quelle già presenti negli ospedali di Andria e Barletta».