In Puglia la spesa media a famiglia tra i capoluoghi di provincia per la Tari è di 373€. A Lecce incremento record del 24%, mentre la tariffa più alta fra le province si registra a Trani (461€) che si attesta al quarto posto per costo dei rifiuti, dopo Trapani, Cagliari e Salerno. Sulla raccolta differenziata la Regione non brilla: a Taranto si arriva appena al 17%, solo Lecce raggiunge un livello più in linea con il resto del Paese. Sempre in Puglia resta bassa la tariffa anche ad Andria dove, seppur con un piccolo aumento del 6,6%, ci si attesta sui 359€. In discesa a Barletta del 5,3% per una tariffa che si attesta a 360€ mentre resta invariata a Brindisi con 376€ ed a Taranto con 352€. Aumento anche a Foggia dove ci si attesta sui 358€ ed a Bari con 371€.  

E’ questo il quadro che emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva che per l’undicesimo anno consecutivo ha realizzato un’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia, prendendo come riferimento nel 2018 una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. La ricerca è disponibile online, gratuitamente dietro registrazione, sul sito www.cittadinanzattiva.it.

I nuovi dati di Cittadinanzattiva parlano di 302 euro, a tanto ammonta in media nel 2018 la tassa dei rifiuti nel nostro Paese, con differenze territoriali molto marcate: tra la regione più economica e quella più costosa si registra uno scarto di oltre il 120% e fra la provincia meno cara e quella più cara addirittura di oltre il 270%. Analizzando le tariffe a livello regionale, si evidenzia un aumento in ben 10 regioni, con la Basilicata che registra l’incremento più elevato (+13,5% nella sola città di Matera) e una diminuzione in 6
regioni, in particolare in Molise (-4,9%) e in Trentino Alto Adige (-4,5%). A livello di aree geografiche, i rifiuti costano meno al Nord (in media 256 euro), segue il Centro (301 euro), infine il Sud (357 euro). Il Trentino Alto Adige si conferma la regione più economica, con una tassa rifiuti media di 188 euro, la Campania la più costosa con 422 euro annuali.

Confrontando i singoli capoluoghi di provincia, Belluno, seppur con un piccolo incremento, si conferma la città più economica (153 euro all’anno), mentre a Trapani, che registra un aumento del 49% rispetto all’anno passato, spetta il primato di più costosa (571 euro).