L’amministratore unico di Amiu, l’ingegnere Alessandro Guadagnuolo, ha rassegnato ufficialmente le dimissioni dal suo incarico. Lo ha fatto ieri mattina consegnando al primo cittadino una lettera, dal contenuto rimasto riservato, in cui ne spiega le motivazioni. Una decisione, per quanto nell’aria da tempo, che ha colto tutti di sorpresa.

Soltanto un mese fa si era consumato il consiglio comunale in cui veniva respinta la mozione delle opposizioni con la quale si chiedeva la rimozione di Guadagnuolo dai vertici della municipalizzata a causa del suo coinvolgimento in un’inchiesta della Procura di Trani. L’ormai ex amministratore unico di Amiu era stato rinviato a giudizio per aver ricevuto dal comune di Trani un compenso di 11mila euro per una consulenza, secondo l’accusa, mai portata a termine. Fu proprio il sindaco Bottaro a difendere a spada tratta il suo operato, rifiutandosi di trasformare il consiglio comunale in un’aula di tribunale. Ma per volere della sua stessa maggioranza, a Guadagnuolo venne concessa solo una fiducia a tempo. Se entro la fine dell’anno, venne sottoscritto in un documento, non fosse partita la raccolta differenziata porta a porta, il sindaco avrebbe dovuto revocare Guadagnuolo dal suo incarico. Una fiducia condizionata, quindi, che potrebbe aver deteriorato i rapporti tra l’ingegnere e la parte politica che avrebbe dovuto difendere e sostenere il suo lavoro.

Ieri mattina l’assemblea dei soci di Amiu, convocata per discutere importanti punti all’ordine del giorno, è stata disertata dal sindaco. Un atteggiamento che potrebbe non essere piaciuto a Guadagnuolo che subito dopo la riunione ha comunicato la sua decisione di dimettersi. A pesare sulla sua scelta anche le voci sempre più insistenti di un nuovo ritardo sui tempi di avvio della raccolta differenziata porta a porta, che quindi non riuscirebbe a partire entro la fine dell’anno. Anziché attendere di ricevere il benservito dal sindaco e la sua maggioranza, Guadagnuolo potrebbe aver preferito togliere il disturbo anticipatamente evitando di finire al centro di nuove polemiche politiche.

La sua nomina avvenne nel 2015, per volere dell’allora commissario straordinario Maria Rita Iaculli, venendo confermata da Bottaro per i successivi tre esercizi. In questi anni Guadagnuolo ha dovuto gestire situazioni complesse come quelle legate alla chiusura della discarica e ai suoi connessi problemi ambientali, finendo più volte sul banco degli imputati per gli scarsi risultati raggiunti dal servizio di igiene urbana e di raccolta rifiuti. In attesa della nomina del suo successore, l’Amiu sarà guidata dal presidente del collegio sindacale, Giovanni Franco.