«Le dimissioni di Guadagnuolo ci sorprendono, ma non ci dispiacciono, se non per quel senso di paura che ci assale pensando alle scelte di Bottaro per il suo successore». Così Antonio Procacci, portavoce di Trani#ACapo, commenta le dimissioni dell’amministratore unico di Amiu. «La sorpresa è dettata più che altro dalla difesa appassionata e a tratti commuovente fatta dal sindaco nel corso del Consiglio comunale in cui è stata discussa la mozione di sfiducia proprio nei confronti di Guadagnuolo. Ha commosso noi, ma non evidentemente lo stesso Guadagnuolo, che se n’è andato. A questo punto pretendiamo di conoscere i motivi delle dimissioni dell’amministratore unico. L’assenza del sindaco all’assemblea dei soci di Amiu ci pare motivazione assai poco credibile, visto che non è certo la prima volta che Bottaro diserta assemblee in cui è richiesta la sua presenza. Né tantomeno riteniamo credibile il fatto che Guadagnuolo abbia preso atto dell’impossibilità di far partire la raccolta differenziata a gennaio, come dal sindaco assicurato sempre in quella seduta di Consiglio in cui è stata discussa la mozione di sfiducia, tant’è che, come da noi anticipato ieri, c’è un’agenzia di comunicazione di Bari che già da qualche settimana sta chiedendo preventivi per una campagna pubblicitaria sulla raccolta porta a porta che non dovrebbe partire prima di maggio, ma che con ogni probabilità slitterà ulteriormente. C’è dell’altro e vorremmo che il sindaco, per una volta, fosse sincero con la città e spiegasse le vere ragioni delle dimissioni di Guadagnuolo. O, meglio, rendesse nota la lettera di dimissioni».

Il giudizio sull’operato di Guadagnuolo, per Procacci, resta negativo. «Non ne sentiremo la mancanza – sottolinea il portavoce di Trani#ACapo – dalla vicenda della condotta sottomarina a quella delle assunzioni dei 10 lavoratori, fra cui il cognato del sindaco Bottaro, nel mentre la società era priva di capitale sociale, dal mancato avvio del piano di caratterizzazione della discarica al mancato avvio della raccolta differenziata, dall’aumento dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, da cui scaturisce l’aumento della Tari, a un servizio di igiene urbana ritenuto insufficiente dalla maggior parte dei cittadini. Ma l’elenco potrebbe continuare ancora».

Procacci ne ha anche per il sindaco. «Le dimissioni di uno dei suoi principali collaboratori, da egli stesso elogiato e difeso pubblicamente a spada tratta, rappresenta una grande mazzata. E non è la prima: in poco più di tre anni sono più quelli che se ne sono andati che quelli che sono arrivati, a cominciare dagli assessori competenti De Biase e Tempesta, due pilastri della prima Giunta Bottaro, e poi altri assessori e dirigenti. L’assenza di Bottaro all’assemblea dei soci, presunta goccia che ha fatto traboccare il vaso, conferma inoltre la scarsa attenzione che il sindaco presta alle aziende comunali. Si riempie la bocca con una ricapitalizzazione che ha peggiorato la situazione, per Amiu e per il Comune, cosa di cui pian piano si stanno finalmente accorgendo, sulla loro pelle, anche i lavoratori, e poi però abbandona le aziende al loro destino, vedi Amet, una nave totalmente in balia delle onde e che Bottaro vuole mandare contro gli scogli, togliendole anche servizi produttivi come la gestione dei parcheggi, che vuol dare ai privati. E in tutto questo la sinistra tranese continua a tacere. Come anche i consiglieri di maggioranza, che magari a un certo punto, sotto elezioni, si sveglieranno e diranno che non sapevo, non immaginavano».