Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Puglia e Ferrotramviaria Spa saranno citati come responsabili civili nel procedimento per il disastro ferroviario del 12 luglio 2016. Lo ha disposto il gup del Tribunale di Trani, Angela Schiralli, davanti a cui si sta celebrando l’udienza preliminare per decidere sul rinvio a giudizio a carico di 18 persone e una società, con un provvedimento del 14 settembre scorso. Durante l’ultima udienza dell’11 settembre, infatti, le parti avevano presentato le loro istanze sulla citazione dei responsabili civili, cioè dei soggetti eventualmente tenuti a risarcire i danni a conclusione del processo penale. Tra questi anche l’Ustif, che è un ufficio del Ministero dei Trasporti e dunque non può essere citato in maniera autonoma. Nel procedimento penale, ora, la Regione assume la doppia veste di responsabile civile e parte civile; mentre la Ferrotramviaria è anche parte imputata, in qualità di persona giuridica.

Nell’ordinanza emessa l’11 settembre il gup ha ammesso come parti civili nei confronti dei 18 imputati (persone fisiche), oltre alla Regione Puglia, anche i Comuni di Corato, Andria e Ruvo di Puglia e le associazioni Acu e Anmil; mentre con analogo provvedimento ha rigettato le costituzioni di Assoconsum, Gepa, Codici onlus, Anpana, Lac, Adusbef “per difetto di legittimazione sostanziale” e dichiarato inammissibile quella del Codacons, perchè mai formalizzata in udienza. Rigettate invece tutte le richieste di costituzione di parte civile nei confronti di Ferrotramviaria. Si torna in aula l’11 ottobre, data per la quale saranno citati tutti e tre i responsabili civili. Questa volta l’udienza si terrà nell’aula bunker del carcere di Trani.