A distanza di un anno dalla sua scoperta, l’Amministrazione Comunale pubblica la documentazione relativa al sito di contrada Monachelle dal quale si sprigionavano fumi che hanno destato allarme nella popolazione, vicenda tutt’ora al centro di una indagine penale che, naturalmente, ha risvolti di segretezza istruttoria.

Dopo il sequestro della Procura di Trani, l’intervento del sindaco, gli accertamenti ambientali, i carotaggi, le trincee esplorative e gli sbancamenti, si è accertato che in quel sito sono stati smaltiti, in tempi non meglio precisati, plastica e vetro.

L’Amministrazione comunale ha ribadito nei giorni scorsi che le emissioni fumose si sono interrotte. L’Ente fornisce in allegato tutti i documenti non coperti da segreto istruttorio utili per un’informazione consapevole da parte dei cittadini.

Il primo documento allegato riguarda l’esito dei campionamenti eseguiti sul posto dell’Arpa a settembre del 2017 (27 settembre) dal quale emergeva la presenza, in forte concentrazione, di “idrocarburi pesanti che dal profilo gas cromatografico riconduce la sostanza ad una miscela di gasolio ed olii lubrificanti”.

Ulteriori indagini effettuate a dicembre del 2017 (il 7 e l’11) evidenziavano un reale rischio da esposizione da agenti chimici per tutti coloro che stazionassero in prossimità delle fonti emissive, motivo per il quale l’Amministrazione, al fine di tutelare la pubblica incolumità, pur trattandosi di un suolo privato, ha incaricato, con l’autorizzazione della Procura della Repubblica ed il coordinamento di un consulente tecnico incaricato, una ditta specializzata per realizzare 5 trincee esplorative con il fine precipuo di valutare la possibile presenza e natura dei rifiuti. Si allegano i due rapporti tecnici prodotti al termine dell’intervento, il primo di maggio 2018 ed un’integrazione fornita a luglio del 2018.

A seguito di questo intervento, il Consulente della Procura (prof. Francesco Fracassi) ha svolto delle ulteriori indagini dell’aria e sta redigendo una consulenza con l’esito di tutte le indagini svolte. la consulenza verrà depositata in Procura. Non appena l’Amministrazione ne entrerà in possesso valuterà ulteriori interventi.

Dalla cava, come detto, non si sprigionano più fumi.