È indetto un concorso pubblico unico regionale per coprire oltre 1700 posti da operatore socio sanitario in Puglia. La Regione ha pubblicato la delibera per il mega concorso oss e si è in attesa della pubblicazione in GU.

La Regione Puglia indice un concorso pubblico unico regionale per 1789 posti da oss così ripartiti:

• 200 posti nell’Azienda ospedaliero universitaria OORR di Foggia
• 170 posti nell’Azienda sanitaria locale della provincia di Bari
• 41 posti nell’Azienda sanitaria locale delle province di Barletta-Andria-Trani
• 383 posti nell’Azienda sanitaria locale della provincia di Brindisi
• 106 posti nell’Azienda sanitaria locale della provincia di Foggia
• 550 posti nell’Azienda sanitaria locale della provincia di Lecce
• 100 posti nell’Azienda sanitaria locale della provincia di Taranto
• 200 posti nell’Azienda ospedaliero universitaria policlinico di Bari
• 30 posti nell’Irccs Giovanni Paolo II di Bari
• 9 posti nell’Irccs De Bellis di Castellana Grotte (BA)

Ben 1789 OSS troveranno così occupazione stabile, il 50% dei quali concorrerà in una corsia preferenziale, riservata sia a coloro che hanno già maturato 36 mesi di servizio alla data del 31 dicembre 2017, sia a coloro che in servizio come ausiliari specializzati, hanno frequentato il corso di riqualificazione OSS.

I posti disponibili sono così ripartiti in tutte le A.S.L. pugliesi: Taranto 100, Lecce 550, Brindisi 383, Riuniti di Foggia più Policlinico di Bari 200, Bari 170, Foggia 106, BAT 41, Giovanni XXIII 30, IRCS di Castellana Grotte 9, è quanto comunica il consigliere regionale di Sinistra Italiana/Liberi E Uguali Mino Borraccino.

«In linea con la nostra dura e seria battaglia quotidiana per la Sanità pubblica in Puglia, riteniamo apprezzabile l’espletamento di questo tanto atteso concorso, che permetterà la stabilizzazione di parte del personale precario, come auspichiamo da tempo, che darà la possibilità di entrare nel mondo del lavoro a tanti inoccupati della nostra regione, che si sono anche formati professionalmente ed attendono di poter entrare nel mondo del lavoro. In ultimo, non possiamo far a meno di notare il considerevole risparmio per le casse regionali sia in fase di espletamento delle procedure concorsuali, che in termini di impegno di spesa per il personale, oltre a donare serenità lavorativa a centinaia di lavoratori – conclude Borraccino».