Seconda udienza preliminare per il procedimento sul disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio del 2016 sulla tratta “Andria-Corato”. Si tornerà però in aula martedì prossimo 11 settembre, per un terzo appuntamento, davanti al gup del Tribunale di Trani Angela Schiralli. Nella giornata di martedì vi sarà la decisione in merito proprio alla parti civili ammesse. Nella giornata odierna, infatti, il dibattimento tra avvocati difensori e legali di parte, proprio sulle eccezioni di alcune parti civili tra cui diverse associazioni. Al vaglio dei magistrati vi è anche la richiesta di alcune delle parti di difesa, di spostare le udienze all’interno dell’aula bunker del carcere di Trani, per una miglior gestione delle attività processuali.

Nel processo sono imputate 18 persone oltre alla società Ferrotramviaria. Il 12 luglio del 2016, lo ricordiamo, furono 23 le vittime e 51 i feriti. Il 16 luglio scorso la costituzione di tutte le parti imputate e della stessa società che gestisce la rete ferroviaria tra Barletta e Bari. Tra le parti civili le richieste sia dei parenti delle vittime che dei feriti, la Regione Puglia, i tre Comuni di Andria, Corato e Ruvo ma anche associazioni dei consumatori, animaliste e di invalidi e vittime del lavoro.

Nel frattempo al vaglio dello stesso gup ci sono nuovi documenti: sono quelli che alcuni avvocati degli imputati hanno depositato con riferimento alla circostanza da cui si apprende che, già nel 2007, sia la Ferrotramviaria Spa, sia la Regione Puglia, avrebbero sollecitato il Ministero dei trasporti a provvedere allo stanziamento di provvidenze per ammodernare quel tratto della linea a binario unico, regolato con i via libera telefonici dalle stazioni.