Di certo c’è che entro il 30 agosto il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture avrebbe voluto sapere con precisione quale è la situazione di strade e ponti in Italia. In particolare le situazioni più critiche dopo quanto accaduto a Genova con il Ponte Morandi. Da più parti si è sollevato un problema di tempistiche ed anche la Regione Puglia, come diversi altri enti pugliesi chiamati a relazione sull’argomento, hanno avuto grandi difficoltà a realizzare in circa 10 giorni un monitoraggio così complesso. Già nei giorni scorsi, tuttavia, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Grazia Di Bari, tuttavia, aveva ricordato a tutti che il monitoraggio sarebbe dovuto esser costantemente aggiornato. In pratica i vari enti dovrebbero conoscere già la situazione di ponti e strade. Ad ora, tuttavia, non sappiamo se Regione Puglia o Province e Comuni hanno relazionato o meno al Ministero.

Di certo c’è che la Prefettura BAT, due giorni fa, ha convocato una riunione specifica sul tema coinvolgendo anche i tecnici ed i vertici ANAS per discutere di alcune criticità emerse in questo periodo in Provincia. In particolare l’ANAS ha rassicurato tutti sulle condizioni del viadotto di Trani sulla Strada Statale 16 Bis: quel lungo cavalcavia che porta a Trani Centro, infatti, non presenta situazioni di criticità o segnali che inducano a preoccupazioni relativi a profili di ordine strutturale.  A riprova di ciò, gli stessi dirigenti dell’Anas hanno evidenziato che la stessa struttura non rientra tra quelle indicate al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in esito alla richiesta di monitoraggio complessivo formulata dal predetto dicastero, ai fini della individuazione delle infrastrutture viarie per le quali prevedere interventi di tipo manutentivo straordinario.

Di altro tenore, invece, le preoccupazioni sul Ponte Lama e cioè sul tratto che collega Trani e Bisceglie della vecchia SS16. Dalla riunione è emerso che, dopo le verifiche, su quel viadotto vadano adottati provvedimenti di regolamentazione della circolazione. Di conseguenza è allo studio l’ipotesi di senso unico alternato per consentire di diminuire il carico sul ponte su cui bisognerà comunque fare ulteriori approfondimenti per la sicurezza della costruzione.