Partita ufficialmente anche in Puglia la vendemmia 2018 che prevede un aumento del 15%, secondo le stime di Coldiretti puglia, dopo un 2017 da dimenticare. Si è iniziato con le uve chardonnay e per basi spumante, per il Primitivo, invece, bisognerà attendere la fine del mese, mentre continua a progredire la maturazione delle uve più tardive che saranno vendemmiate tra la metà di settembre e la metà di ottobre. Determinante anche il ruolo del settore vitivinicolo per l’economia e il lavoro nel Mezzogiorno e in Puglia come spiega Coldiretti, che stima come la provincia di Foggia sia al secondo posto Italia per ore di lavoro create nel settore del vino. Al decimo posto della top ten, invece, c’è un altro importante vitigno pugliese, e cioè il Castel Del Monte Doc, con 9,4 milioni di ore lavorate tra Bari e BAT.

«Nutriamo forti aspettative dalla vendemmia 2018, anche nei risvolti di vendita, considerato che nel primo trimestre 2018 – spiega il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – sono salite di un ulteriore 5,7% le esportazioni di vino pugliese all’estero e nel 2017 gli acquisti delle famiglie sono cresciuti di un ulteriore 5% per i vini Doc, mentre le Igt sono aumentate del 4% e gli spumanti addirittura del 6%».

La tarda primavera e l’inizio dell’estate hanno dato conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, della tropicalizzazione del clima sempre più spinta – sottolinea Coldiretti Puglia – e degli sbalzi climatici improvvisi che i viticoltori sono costretti ad affrontare in questo primo quarto del secolo a causa del global warming. Le temperature medie – aggiunge Coldiretti Puglia – per fortuna ancora lontane dai picchi raggiunti nella precedente annata, sono state accompagnate da condizioni di umidità e da precipitazioni in alcuni casi molto violente e rese letali da grandine e venti forti.

«Il Primitivo è al top dei consumi mondiali – ricorda Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – e si è consolidato il successo delle ‘bollicine’ made in Puglia, anche grazie alla straordinaria versatilità del Negroamaro in purezza che, oltre ad essere un grande vino rosso e rosato, ha rivelato delle straordinarie performance nella spumantizzazione. I vini costretti a migrare per la spumantizzazione oggi sono prodotti direttamente in Puglia, chiudendo una filiera di eccellenza che ha aperto tangibili prospettive di mercato».

Seppure preceduta da un inverno rigido solo per pochi giorni, l’annata viticola 2018 in Puglia è partita nella norma – aggiunge Coldiretti Puglia – ma con un ottimo germogliamento seguito da una vigorosa fioritura ed una allegagione che è stata piuttosto buona su tutto il territorio regionale, ad eccezione di alcune aree dove gli abbassamenti della temperatura ha provocato la caduta di fiori o delle piccole bacche.