Un linguaggio da più parti definito irriverente, cinico e grottesco. Una evoluzione stilistica tra i temi di identità e memoria di dieci anni di attività artistica. Un “inquietante” dispositivo memoriale. Il tutto racchiuso in “Scatola nera”, la mostra inaugurata sabato scorso all’interno di Palazzo Beltrani a Trani dell’artista Dario Agrimi. Opere dal 2008 al 2018 con installazioni ambientali, dipinti, sculture, video e fotografie. Un racconto della ricerca polimorfica dell’artista che vive ed opera a Trani e che proprio nella sua città ha deciso di fare un resoconto della sua carriera decennale.

La mostra personale di Dario Agrimi, all’interno del piano nobile di Palazzo Beltrani è curata da Roberto Lacarbonara ed ha già suscitato il particolare interesse del pubblico.

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