«La povertà e la disperazione non vanno strumentalizzate. La famiglia di cui tanto si sta parlando in questi giorni, ha tutto il sostegno morale e la vicinanza dell’Amministrazione, così come hanno il nostro sostegno e la nostra attenzione tutte le altre famiglie che bussano alla porta dei servizi sociali per via delle tante difficoltà economiche. Anche in questo caso, non ci siamo voltati dall’altra parte, come qualcuno crede e insinua». Interviene così sui social Debora Ciliento, Assessore all’Istruzione e alle Politiche Sociali di Trani, in merito alla questione della famiglia tranese rimasta senza tetto, e portata alla ribalta da Forza Nuova Trani.

«Abbiamo subito messo in atto tutte le iniziative di sostegno possibili – si legge -. Abbiamo contattato le agenzie immobiliari e le altre Istituzioni del territorio. Dopo una serie di proposte fatte (e non accolte dalla famiglia in difficoltà) è stata trovata una soluzione condivisa, e che si porterà a termine nelle prossime ore, frutto della collaborazione tra i vari assessorati ed il privato. E’ bene chiarire alcune cose, però: l’appello più volte rivolto all’intera comunità cittadina (quello di mettere a disposizione immobili non in uso) è quasi sempre caduto nel vuoto. Il servizio sociale comunale non è (e non può essere) il bancomat a cui attingere per risolvere i problemi di ogni singola famiglia. Al contrario, il servizio sociale professionale ha il dovere di offrire le stesse possibilità a tutti, cosa resa possibile con la stesura del disciplinare dei servizi sociali per il riconoscimento dei benefici economici che è in atto da gennaio 2018 dopo un lavoro capillare della V commissione in rete con il Servizio Sociale Professionale e il territorio.

A Trani – conclude – l’emergenza abitativa si somma a tutti gli altri problemi che colpiscono fasce sempre più larghe di popolazione. Il primo intervento di solidarietà, in una comunità, deve essere fatto da una rete di persone: le soluzioni vanno cercate insieme e condivise nel rispetto delle regole, senza dar seguito ad azioni illegali. Non saremo mai dalla parte di chi occupa abusivamente degli immobili o di chi usa la forza per far valere le proprie ragioni. Il rispetto e il dialogo sono sempre la giusta via da percorrere, concetto spesso sconosciuto ad alcuni soggetti».