«La scure sui punti di primo intervento. Cosa cambia per i cittadini?, è la domanda che abbiamo letto su un quotidiano locale e che abbiamo rivolto alla Direzione Generale dell’ASL BT ed al Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl Bat chiedendo un incontro e proponendo la convocazione di un’apposita Conferenza dei Servizi». E’ la protesta questa mattina della Fp Cgil Bat proprio nel piazzale antistante l’Ospedale “San Nicola Pellegrino” di Trani per chiedere rapidamente contezza di quanto sta accadendo a livello regionale nella sanità ma anche, e soprattutto, a livello provinciale.

«E’ risaputo che la Giunta regionale pugliese ha disposto la chiusura entro il 30 aprile di circa 39 Punti di Primo Intervento e loro riconversione in Punti di Primo Intervento Territoriale e di Assistenza, a gestione del Servizio d’Emergenza Urgenza 118 e tra questi nella BAT quello di Canosa, Minervino e Spinazzola oltre la riconversione del PPI di Trani con postazione mobile 118 medicalizzata ma di fronte a questa decisione riteniamo che sia doveroso soprassedere a tale riconversione se non prima di aver potenziato e contestualmente garantito un’adeguata  rete del sistema di primo intervento d’emergenza ed urgenza che soddisfi  i bisogni di salute, sicurezza e assistenza della cittadinanza, non privando da subito questo importante presidio di sicurezza sanitaria. Questo soprattutto con l’approssimarsi della stagione estiva dove, a causa dell’incremento verso il nostro territorio di notevoli flussi turistici, le comunità locali aumentano vertiginosamente la loro popolazione».