«Nel corso dell’ultimo consiglio comunale sono state approvate le tariffe Tari a carico dei cittadini di Trani. È vero che non sono aumentate, ma è anche vero che non è ancora partita la raccolta differenziata, nonostante il finanziamento regionale ottenuto dal Comune di Trani. Una gestione dei rifiuti più coerente con la normativa vigente e con le indicazioni della comunità europea sarebbe l’unico modo per garantire una reale riduzione dei costi». Inizia così in una nota il consigliere regionale Domenico Santorsola.

«Però – continua – nonostante l’impegno più volte dimostrato a supportare questa amministrazione comunale nella riorganizzazione della gestione rifiuti, la raccolta differenziata stenta a partire ed ancora una volta le colpe vengono erroneamente attribuite alla amministrazione regionale ed ai suoi esponenti locali.  Questa volta un consigliere poco informato, se non proprio in malafede, ha tirato in ballo una carenza impiantistica che non permetterebbe il raggiungimento dell’obiettivo comunitario del 65% di raccolta differenziata. Se così fosse, come avrebbero fatto le città limitrofe a vincere i premi come “comuni ricicloni”? Le carenze sono ben altre ed il consigliere malevolo lo sa bene! Purtroppo non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire ed è questo il vero male della nostra città.

La Regione ha fatto la sua parte, ora tocca all’amministrazione comunale impegnarsi ad avviare una fattiva raccolta differenziata, pena un ulteriore aggravio dei costi della Tari. Le azioni europee recepite dallo stato italiano prevedono che l’ecotassa sia modulata in base alla quota di superamento del livello di raccolta differenziata del 65%, percentuale ancora lontanissima da raggiungere per la città di Trani, nonostante tutto».