Nonostante il rapporto di confidenza e di amicizia che aveva con l’avvocato di uno dei principali indagati, non si astenne immediatamente dal trattare l’inchiesta sul disastro ferroviario. E’ con questa motivazione che il CSM, questa mattina, ha sanzionato con la “censura” la pm di Trani, Simona Merra, al termine di un procedimento disciplinare avviato dalla Procura generale della Cassazione. L’apertura del fascicolo per l’azione disciplinare da parte del Csm, lo ricordiamo, avvenne nei confronti del magistrato tranese, una delle titolari dell’inchiesta sullo scontro tra treni avvenuto il 12 luglio del 2016, all’indomani di un esposto dopo la pubblicazione da parte di alcuni giornali, di una foto risalente a qualche tempo prima, in cui vi era uno degli avvocati degli indagati intento a baciare un piede della pm durante una festa.

Alla base della motivazione della sanzione disciplinare, in realtà, anche la dichiarazione alla stampa della pm che liquidò come “pettegolezzi e chiacchiericcio da mercato” le riserve espresse dai parenti delle vittime, violando così il dovere di correttezza verso le parti processuali. La sanzione, ora, potrà comunque esser impugnata da Simona Merra davanti alle sezioni unite civili della Suprema Corte.