Rifiuti nella BAT e costi molto alti di trasporto. E’ uno dei temi principali che ha trattato il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, ai microfoni di Roberto Straniero nella trasmissione Spazio Città di Telesveva. «Non ci sono impianti ma fino ad arrivare alla costruzione degli impianti bisogna evitare di portarli lontani per non gravare sui cittadini – ha detto Emiliano – Decideremo con i comuni e con i cittadini se si può riaprire impianti chiusi temporaneamente. C’è da considerare che se parliamo di discariche di emergenza bisogna pensare al loro utilizzo solo per i momenti in cui si va in tilt e quando serve la manutenzione degli impianti più grandi. Il privato, infatti, deve avere un ruolo di collaboratore con il pubblico ma non possiamo cedere al privato la strategia dei rifiuti altrimenti i costi salgono vertiginosamente. Stiamo cercando un nuovo punto di riequilibrio».

Il Presidente Emiliano non dimentica proprio l’impianto di Trani: «Questo è senza dubbio un punto debole – conclude Emiliano – parleremo con il Sindaco e noi daremo dei tempi certi e dei costi certi di quelli che sarano i termini della scelta. Poi saranno i cittadini a scegliere se sarà più conveniente riaprire la discarica o continuare a sostenere più costi per il trasporto».

Il Governatore, poi, ha ribadito che il finanziamento per il nuovo ospedale della BAT che sarà allocato nella Città di Andria c’è e che nei prossimi giorni saranno inviate le lettere necessarie per la localizzazione definitiva del nosocomio e vi potrebbe essere a breve la partenza delle procedure per l’appalto. «I tempi sono quelli della pubblica amministrazione purtroppo, per fare una fontanina vanno via due anni per i Sindaci, penso che per l’Ospedale andrà via un po’ di tempo in più». Nel corso della trasmissione, poi, lo stesso Michele Emiliano ha parlato di raddoppio della ferrovia BariNord: «Questa purtroppo non è materia che la Regione gestisce direttamente ma attraverso la concessionaria Ferrotramviaria – ha detto Emiliano – che per quello che mi risulta sta procedendo rapidamente a questo tipo di lavori. Resta ovviamente la spada di damocle della magistratura. Ove i magistrati di Trani dovessero ritenere che vi siano state azioni ed omissioni rilevanti da parte della ditta per la tragedia del 12 luglio è ovvio che tutto il disegno dei lavori in corso rischierebbe di avere contraccolpi. E’ una situazione difficile che la magistratura chiarirà. Ci tengo a specificare che le ferrovie BariNord hanno sempre avuto ed hanno anche adesso i soldi per il raddoppio e per l’installazione del sistema SCMT, che avrebbe senz’altro evitato l’incidente del 12 luglio 2016 ove fosse stato già installato».