Disastro ambientale, gestione continuata di rifiuti e discarica in mancanza della prescritta autorizzazione e inosservanza delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni, emissioni in atmosfera non autorizzate, concorso in turbata libertà degli incanti e corruzione aggravata, omissione in atti d’ufficio. Si è svolta a Trani l’udienza preliminare per decidere sul rinvio a giudizio di 19 persone, oltre due società, imputate a vario titolo nel processo per la discarica di Trani, ormai chiusa dal settembre 2014 per inquinamento. Tre le parti civili ammesse a processo dal gup del Tribunale di Trani, Angela Schiralli, e cioè Ministero dell’Ambiente, Comune di Trani ed ex direttore tecnico dell’impianto.

Tra gli imputati ci sono anche gli ultimi due ex sindaci tranesi oltre ai rispettivi ex assessori comunali all’Ambiente, ma anche ex dirigenti comunali, ex amministratori e componenti del cda dell’Amiu e anche quattro funzionari e dirigenti della Regione Puglia. Il gup non ha accolto le richieste di costituzione di quattro associazione ambientaliste (tra queste anche Legambiente Puglia) per difetto di legittimazione o carenza di motivazioni e dichiarato inammissibile quella della società Amiu. La prossima udienza, per la presentazione di eventuali richieste di riti alternativi da parte degli imputati, è fissata al 27 febbraio