Giunti in teatro l’impatto è già d’urto. Lo spettacolo è iniziato ma non perché voi siete in ritardo, semplicemente perché siete, a vostra insaputa, parte dello spettacolo. Siete lo spett-attore. Agite tanto nella realtà quanto nella finzione. Catapultati nelle logiche che governano gli show televisivi dei nostri tempi da un clown divertente e dispettoso al tempo stesso, sarà proprio questa specie di giullare e servitore, a farvi da guida. Uno stage manager, un po’ sopra le righe, che vi accompagnerà dietro le quinte e davanti allo schermo degli spettacoli quotidiani dei pomeriggi televisivi circensi, fatti di voyeurismo esasperato, casi umani, ricerca spasmodica della notorietà senza qualità e scoperta di talenti ad ogni costo.

 

 

Eccovi lì, anche voi, a ricoprire un ruolo in una realtà fittizia, apparecchiata per com-muovere, per muovere i presenti in direzione di un dolore che è sempre degli altri, per insegnar loro a rappresentarlo e a metterlo in scena senza provarlo davvero. I deboli accenni di una ribellione buonista e moralizzatrice qui non trovano terreno fertile, eppure non c’è condanna. Siamo tutti parte del gioco e per questo tutti colpevoli. La forma d’arte teatrale diventa giustappunto uno strumento di zoom, di focalizzazione, per guardarci gli uni gli altri e gli uni negli altri e renderci conto della direzione nella quale stiamo andando. L’amara comicità, l’esasperazione dei fatti portati sulla scena mettono in moto quel meccanismo straniante indispensabile per sviluppare una visione critica e di analisi sui fatti.

Pomeriggio d’urto è una proposta di catarsi collettiva e condivisa, per liberarsi da una quotidianità tossica, senza la presunzione di essere la soluzione ma con l’intento di mettere a fuoco i margini, i confini tra la realtà vera e la finzione costruita.

Pomeriggio d’urto sono 60 minuti circa di quella terapia evocata da titolo, perché laddove la realtà viene ipocritamente impacchettata, interviene la finzione teatrale ad accendere la luce per svelare e raccontare il trucco. L’uomo-attore del proprio destino, dietro una maschera e dietro uno schermo, racconta la verità.

Pomeriggio d’urto ha debuttato il 21 ottobre presso il Teatro Luigi Sturzo di Bisceglie.

Finanziato con successo sulla piattaforma di crowdfunding Ulule e prodotto da I’M Teatro e Il Cielo di Carta, lo spettacolo è nato da un’idea di Annamaria Di Pinto e Attanasio Finiguerra, scritto e diretto da Annamaria Di Pinto con Annamaria Di Pinto, Pina Bellano, Guido Scopece, Lucia Amoruso e Caterina Di Leo.

Lo spettacolo andrà nuovamente in scena  il 4 e il 5 novembre al Teatro Keiros di Roma.

Partner dello spettacolo anche le aziende private Comunicando Magliocco, Bisceglie Approdi Spa, Vineria per Passione, Smoke & co., Mix Market, Ottica Cavour, Photo Mox e Pharma Corner Parafarmacia.

Info e prenotazioni per le repliche di Roma:

www.teatrokeiros.it

tel. 06 44238026

email: [email protected]