Il porto quale nuovo attrattore turistico della città di Trani, il porto quale vero sbocco di rilancio economico e di immagine, il porto quale luogo centrale per le politiche future di sviluppo. E’ stato questo il tema di un convegno organizzato all’interno del Polo Museale di Trani su di uno studio sul fronte mare della città, realizzato in attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto tra Comune, Confindustria e ANCE. Lo studio è stato condotto da un gruppo di lavoro coordinato dall’Ordinario di Ingegneria ambientale del Politecnico di Bari Leonardo Damiani e dal presidente del Cerset – ANCE Mario Presicci.

Al centro dello studio le analisi urbanistiche sulla zona e numerose ipotesi di lavoro per valorizzare l’area. Tra esse l’aumento dei posti barca (dagli attuali 520 a 580), in particolare quelli destinati alle imbarcazioni medio-grandi, l’allargamento delle banchine, la creazione di servizi turistici che permettano di ottenere riconoscimenti come la ‘Bandiera Blu’, la creazione di elementi di raccordo con la città, l’allargamento verso il mare della piattaforma terrestre con la realizzazione di un piccolo anfiteatro e la riqualificazione delle piazze della zona fronte mare.

Lo studio ha analizzato i punti di forza del litorale tranese, in buono stato di conservazione ma che potrebbero essere oggetto di lavori per migliorarne sicurezza e fruibilità oltre che per dare un’identità architettonica precisa al centro cittadino; tra questi il Castello Svevo, da proteggere dalla forza erosiva del mare e armonizzare da un punto di vista architettonico con il porto, e la villa Comunale, da valorizzare insieme a tanti edifici di rilievo storico e diverse piazze.

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