Venerdì 19 Maggio il governo ha approvato un decreto legge consente l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne ai soli bambini vaccinati, aggiungendo inoltre sanzioni economiche per i genitori che decideranno di iscrivere i loro figli non vaccinati alla scuola dell’obbligo, quindi dalla primaria in poi. Il contenuto del decreto legge entra immediatamente in vigore, ma il Parlamento dovrà convertirlo in legge entro 60 giorni.

Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha spiegato di avere scelto un decreto legge per attivare il prima possibile le nuove regole ed evitare un’emergenza sanitaria, visto il considerevole calo della copertura vaccinale nel nostro paese. (Il testo completo del decreto non è stato ancora diffuso.)

I 12 vaccini obbligatori per l’accesso ad asili nido e scuole materne sono:

  • antidifterica,
  • antitetanica,
  • antipolio,
  • antiepatite virale B,
  • antipertosse,
  • anti Haemophilus influenzaedi tipo B,
  • antimorbillo,
  • antiparotite,
  • antirosolia,
  • antimeningococcico C,
  • antimeningococcico B,
  • antivaricella

Alcuni di questi vaccini erano già obbligatori, mentre altri – come quello contro morbillo, parotite e rosolia (MPR) – erano solo consigliati. Non erano però previste particolati sanzioni in caso di mancata vaccinazione, mentre ora il governo si è impegnato a mantenere controlli più elevati, anche per quanto riguarda i provvedimenti contro chi non esegue le vaccinazioni.
La decisione di rendere obbligatori 12 vaccini per l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne è stata accolta positivamente dalla maggior parte dei medici, da tempo preoccupati sul calo delle vaccinazioni, causato da uno scetticismo non giustificato su una pratica sanitaria che permette di salvare migliaia di vite ogni anno.

Il presunto rapporto tra vaccini e autismo non è mai stato dimostrato da nessuna ricerca scientifica, ma questo non ha impedito nei tempi recenti ad alcuni magistrati in Italia di emettere discutibili ordinanze e sentenze che hanno contribuito a fare aumentare le diffidenze da parte dei genitori che devono decidere se vaccinare o meno i loro figli.