Si è riunito ieri, 29 Dicembre, il consiglio comunale con due punti all’ordine del giorno: le variazioni al bilancio di previsione finanziario 2016/2018 e l’esercizio del diritto di recesso ex art. 11 dello Statuto dall’Agenzia per l’occupazione e lo sviluppo dell’area nord barese ofantina. L’ultima seduta dell’anno è partita  con 20 consiglieri presenti, dopo aver rispettato un minuto di silenzio per la scomparsa del dottor Nicola Di Gravina.

Il primo punto all’ordine del giorno ha riesaminato la variazione al bilancio di previsione 2016/2018, con le relative spese in entrata e uscita per le attività di manutenzione degli edifici scolastici; prelevamento dal fondo di riserva per la ricostituzione del capitale della società Gal Ponte Lama; progetto di riqualificazione del paesaggio costiero comunale. Il progetto è finanziato per 1.530.000 euro nell’ambito dell’Accordo di Programma sottoscritto dalla Regione Puglia, dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Con 17 voti favorevoli, 2 astenuti e tutta l’opposizione contraria, il primo punto all’ordine del giorno ha ottenuto il via libera da parte del Consiglio.

Il secondo punto all’ordine del giorno era incentrato, invece, sulla possibilità di uscita del Comune di Trani dal Patto Nord Barese. L’agenzia del Nord Barese nasce nel luglio del 1998 per dare attuazione al Patto Territoriale per l’Occupazione Nord Barese/Ofantino, promosso da un ampio partenariato pubblico-privato locale e sostenuto finanziariamente dalla Commissione Europea, nell’ambito dell’azione pilota “Patti Territoriali per l’Occupazione” dalla stessa promossa per sperimentare a livello locale la nuova Strategia Europea per l’occupazione. La partecipazione diretta del comune di Trani è pari a 161 quote (circa l’11,30%); lo statuto grava i singoli soci del pagamento della quota annuale contributiva per il Comune di Trani pari a 91.312, 47 euro.

Concordi maggioranza e opposizione per fare in modo che Trani esca dal patto e, infatti, con 22 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti, nei prossimi giorni sarà ufficializzata la volontà del Comune di Trani.