Il Pm della Procura della Repubblica di Trani, Michele Ruggiero, ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per 19 persone coinvolte nell’inchiesta denominata “Sistema Trani” che aveva portato all’arresto dell’allora sindaco, avv. Luigi Riserbato e diversi amministratori, funzionari comunali e politici, tra cui l’ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio, l’ex amministratore unico di Amiu Antonello Ruggiero, il funzionario comunale (ex responsabile dell’ufficio appalti) Edoardo Savoiardo e gli ex consiglieri comunali Maurizio Musci e Nico Damascelli. Proprio per l’ex Sindaco Gigi Riserbato, tuttavia, cade l’accusa di associazione per delinquere per cui era stato arrestato il 20 dicembre 2014.

Tra i capi d’imputazione la turbativa d’asta, peculato, corruzione, concussione e diversi falsi. L’inchiesta, denominata Sistema Trani, aveva scoperto un sistema fondato su logiche clientelari che avrebbe comportato, secondo l’accusa, turbative in diverse gare pubbliche. A seguito della medesima inchiesta è stato arrestato due anni dopo (Giugno 2016) Sergio De Feudis, responsabile dell’ufficio ragioneria del Comune di Trani, accusato di aver alterato le procedure contabili del Comune al fine di interferire nell’iter di affidamento dei servizi comunali causando anche danni economici all’Ente.

È stato richiesto inoltre il rinvio a giudizio anche per l’ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio; per l’ex amministratore unico di Amiu, Antonello Ruggiero; per gli ex consiglieri di centrodestra, Maurizio Musci e Nicola Damascelli; per il funzionario del Comune, Edoardo Savoiardo; Elsa Coppola, Yanko Tedeschi, Claudio Laricchia e Pasquale Mazzone (ex segretario generale del Comune di Trani); Francesco Lupo, Massimo Aletta e Nicola Lisi (della Sicur center di Palermo).