Il sindaco di Trani Amedeo Bottaro e il direttore generale della Asl Bat Ottavio Narracci, hanno presentato alla stampa il protocollo di intesa sottoscritto in Regione nei giorni scorsi per la realizzazione a Trani di un progetto pilota di medicina territoriale.

Regione Puglia ed Asl Bat si sono impegnate ad effettuare i necessari investimenti economici, sia di tipo strutturale che funzionale, in favore del sistema di servizi sanitari della città di Trani che sarà riconfigurato complessivamente e sarà caratterizzato in senso non solo fortemente territoriale e di promozione della salute, con un significativo aumento dell’offerta complessiva di salute a favore dei cittadini, ma anche di grande innovazione e sperimentazione. Si tratta di un investimento complessivo di circa 15 milioni di euro. Il Comune di Trani ha aderito al progetto pilota in maniera convinta ed è stato parte attiva della sua stessa definizione.

In virtù del protocollo d’intesa sottoscritto in Regione, il San Nicola Pellegrino di Trani, tra servizi già esistenti e servizi da implementare, sarà dotato di: farmacia territoriale; servizio di medicina di laboratorio territoriale; centro polifunzionale territoriale con 10 medici di medicina generale; area di servizi di emergenza/urgenza composta da continuità assistenziale (ex guardia medica), ambulatorio con servizio di consulenza ambulatoriale pediatrica (Scap); punto di primo intervento territoriale; servizio di 118; area di front-office con info point e servizio di cup – ticket; servizio dialisi / punto rene; unità di raccolta fissa; servizio di radiologia con risonanza magnetica nucleare; polo didattico universitario per la medicina di comunità con salone congressi; piastra operatoria a valenza aziendale; attività specialistica di 1° e 2° livello; piastra ambulatoriale con ambulatori distrettuali di cardiologia e cardiologia pediatrica, chirurgia, dermatologia, endocrinologia e diabetologia, medicina dello sport, neurologia, oculistica, otorinolaringoiatria, ortopedia, odontoiatria, urologia; ambulatori a gestione ospedaliera di cardiologia, chirurgia, endoscopia e gastroenterologia e nutrizione, ginecologia, pneumologia e medicina interna, ortopedia, urologia, terapia del dolore, diabete mellito e malattie cardio-metaboliche, malattie dell’apparato respiratorio, allergologia; servizio di medicina pre-natale con endoscopia ginecologica (istero-resettoscopia); attività ambulatoriale di ostetricia e ginecologia; screening oncologico e ginecologico di 2° livello (colposcopia); attività ambulatoriale di 3° livello (conizzazione); ambulatorio infermieristico; servizio di oncoematologia; servizio di pneumotisiologia; ospedale di comunità con 10 posti letto; sistema complesso di telemedicina; area di riabilitazione specialistica.

In quanto esperienza pilota in Puglia, costituiscono punti di eccellenza del presidio territoriale assistenziale di Trani le seguenti unità di offerta: la Piastra operatoria che, essendo a valenza aziendale, costituisce punto di riferimento per tutta la chirurgia non ospedaliera della Bat; l’ospedale di comunità con 10 posti letto che, essendo a conduzione diretta dei medici di medicina generale, rappresenta una pratica di eccellenza nel campo della medicina di continuità; il polo didattico universitario specializzato in medicina di comunità che si pone quale punto di riferimento regionale per questa disciplina. Nel San Nicola Pellegrino di Trani si intende inoltre valutare la possibilità di dare vita, ai sensi della delibera 427 dell’11 marzo 2015, a una esperienza di sinergia pubblico-privato nel campo della riabilitazione di eccellenza, con particolare riferimento alla fascia di età pediatrica, che andrebbe a colmare una lacuna nel sistema di offerta di questa e di altre Asl. Nello stabilimento tranese avranno sede inoltre le direzioni di Distretto e di PTA con gli uffici annessi.

Altra componente significativa del protocollo d’intesa è la cosiddetta cittadella sociosanitaria presso l’ex ospedaletto. Quello che definiamo “ex Ospedaletto pediatrico di Trani” è in realtà un insieme di cinque distinti corpi di fabbrica, completamente autonomi e distinti, tenuti insieme da un parco caratterizzato da vegetazione secolare che è esso stesso una risorsa della città. L’idea complessiva consiste nella realizzazione, nella struttura in questione, di un complesso coerente di strutture caratterizzate dalla comune appartenenza all’area sociosanitaria. Il progetto consentirà di raggiungere almeno due grandi obiettivi: evitare la deleteria medicalizzazione di quei servizi che per loro natura necessitano di una presa in carico multidimensionale e integrata e ai quali spesso afferiscono cittadini che non sono portatori di istanze di tipo sanitario in senso stretto (si pensi alle famiglie che effettuano percorsi finalizzati alla adozione di minori) e moltiplicare l’efficacia dei servizi in questione, grazie alla creazione di un contesto al tempo stesso protetto e mirato ma anche integrato con la dimensione normale della città grazie al parco e non solo. Complessivamente, tra servizi già esistenti e servizi da trasferire o implementare, nell’ex ospedaletto verranno allocati i seguenti servizi: centro di salute mentale; servizio di neuropsichiatria infantile; servizio dipendenze patologiche; consultorio familiare con équipe affido ed adozione, équipe abuso e maltrattamento; centro disturbi cognitivi con centro per le demenze; centro per i disturbi specifici dell’apprendimento; centro per i disturbi dello spettro autistico; centro diurno per anziani (ex regolamento regionale 4/2007); sala polivalente; spazi per l’integrazione sociale dei pazienti dei diversi servizi; bar, parco sociale e orto urbano. Presso l’ex ospedaletto restano, inoltre, allocati i vari uffici del dipartimento di prevenzione nelle sue due componenti (area veterinaria ed area medica).

Il progetto ricomprende anche ulteriori strutture aggiuntive. Per ciò che attiene l’ex ospedale degli agostiniani (sito in piazza Gradenico e nella piena disponibilità e titolarità del Comune di Trani), l’Amministrazione comunale si rende disponibile a procedere col ritrasferimento del bene e a metterlo a disposizione della direzione generale per una ristrutturazione coerente con le future determinazioni da assumersi in sede di cabina di regia prevista dal protocollo di intesa. In quest’ottica e in relazione alla destinazione che si deciderà di attribuire all’immobile in questione, l’Amministrazione comunale si rende disponibile a creare le condizioni di natura urbanistica affinché la Asl possa realizzare un parcheggio sotterraneo in piazza Gradenico.

Per ciò che attiene l’ex casa di riposo Vittorio Emanuele (Cappuccini), sempre in funzione della possibilità di moltiplicare le strutture a disposizione dei cittadini ed anche di favorire il decentramento dei servizi e degli uffici, l’Amministrazione comunale si rende disponibile a trasferire alla Asl una porzione dell’immobile consistente nel terreno retrostante e/o in una o più aree dell’immobile storico. In questo caso, in considerazione della storia e della destinazione dell’immobile, l’Amministrazione comunale porrebbe un vincolo a favore della destinazione a servizi sociosanitari per anziani, ad esempio uno o due centri diurni per anziani (così come normati dal regolamento 4/2007 della Regione Puglia).

Grande soddisfazione per il sindaco che ha affermato di aver ereditato “la casa degli spettri”, lontana e assolutamente poco vicina alle esigenze del cittadino.

«Una scelta dovuta» -sostiene Amedeo Bottaro – «che ha visto l’amministrazione lontana da battaglie inutili e farse carnevalesche.  Abbiamo lavorato per qualcosa che fosse realmente realizzabile e che andasse incontro alle esigenze del cittadino. L’ospedale di Trani diventa un punto di riferimento importante ed è questo quello per cui ci siamo battuti. Con un protocollo ufficialmente firmato».