I Carabinieri della Stazione di Trani, coadiuvati dalla Polizia Locale e dal Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno arrestato nella notte di ieri quattro giovani ritenuti responsabili di aver partecipato ad una violenta zuffa avviatasi per futili motivi.

Gli arrestati, di età compresa tra i 30 ed i 23 anni, in parte già noti alle forze di polizia per condotte amministrativamente illecite connesse all’assunzione di stupefacenti, sono originari di Trani e Cerignola. La violenta lite da cui si è avviata la successiva zuffa ha ragion d’essere per motivazioni futili e che apparirebbero connesse alla contesa di un telefono cellulare caduto sul selciato ad uno dei corrissanti.

Ciò che risulta esser certo è che solo il tempestivo iniziale intervento dei militari dell’Arma, giunti sul posto congiuntamente a personale della Polizia Locale, ha consentito di evitare ulteriori e ben più gravi conseguenze per i giovani che, nonostante l’iniziale bonario tentativo di sedare gli animi, non paghi di quanto già fatto, riprendevano ad azzuffarsi ed hanno persino aggredito due militari, i quali hanno riportato lesioni lievi ma inabilitanti per almeno una settimana.

Analogo impegno da parte di Carabinieri e Polizia Locale è stato posto anche nel controllo della c.d. movida notturna cittadina: decine i verbali elevati, soprattutto per violazione della normativa del codice della strada attinente alle modalità di parcheggio dei mezzi a motore – fenomeno esploso nella sua gravità a seguito dell’apertura temporanea al traffico dell’area portuale – così come particolare attenzione è stata posta alla verifica del rispetto delle emissioni sonore nei limiti temporali imposte dall’ordinanza sindacale imposta (un locale di intrattenimento pubblico è stato contravvenzionato) nonché del rispetto delle prescrizioni relative alla vendita e somministrazione di alcoolici (due le sanzioni irrogate).

Tre degli arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale di Trani mentre per il quarto fermato è stata disposta la traduzione agli arresti domiciliari; in attesa di giudizio, rimarranno a disposizione dell’Autorità giudiziaria dovendo tutti rispondere di rissa, violenza e resistenza a un pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.