Ieri l’accoltellamento di un 37enne, oggi l’arresto di un 33enne da parte dei Carabinieri. E’ accaduto a Trani dove in meno di 24 ore gli inquirenti hanno ricostruito un quadro complesso di una vicenda familiare terminata nel peggiore di modi e cioè con il grave ferimento di un uomo. Il cittadino tratto in arresto è di nazionalità albanese, già noto alle forze dell’ordine per recenti precedenti di polizia connessi a reati contro la persona, ed è il fratello della moglie dell’uomo accoltellato.

I gravi fatti oggetto di contestazione si sono verificati nel tardo pomeriggio di martedì in via Dalmazia. La segnalazione è giunta ai Carabinieri di Trani soltanto dopo l’intervento dell’equipe del 118 per soccorrere un uomo con evidenti ferite agli arti ed al busto. I militari hanno dunque ricostruito la vicenda, stabilendo, testimonianza dopo testimonianza e anche grazie ai particolari raccontati dalla vittima, la dinamica dei fatti: poco prima vi era stata la violenta lite, presumibilmente maturata nell’ambito passionale e più precisamente all’imminenza della separazione della coppia. Nel corso della discussione tra l’uomo, un italiano, 37enne, noto alle forze dell’Ordine per delitti di varia natura e la donna, anch’ella di nazionalità albanese, si interponeva il fratello di quest’ultima che, dapprima ingaggiava una violenta lite e successivamente accoltellava l’uomo in varie parti del corpo armato di un coltello da cucina.

Gli accertamenti sono ancora in corso ma l’ausilio di personale specializzato della Sezione Investigazioni Scientifiche di Bari ha consentito di rinvenire e sequestrare l’arma bianca. Accertata invece la natura delle lesioni riportate dal malcapitato che trasportato presso l’Ospedale Riuniti di Foggia, ha riportato una grave lesione al torace ed escoriazioni in varie parti del corpo, tanto da necessitare un ricovero in prognosi riservata.

Il 33enne albanese, accompagnato anch’egli presso l’Ospedale di Barletta per essere sottoposto a visita a seguito delle lesioni per la violenta lite, è stato quindi condotto presso gli uffici della Compagnia di Trani per espletare gli atti necessari all’identificazione e, successivamente dichiarato in stato di arresto, è stato tradotto presso la casa circondariale di Trani per rimanere a disposizione dell’Autorità giudiziaria, dovendo lo stesso rispondere di tentato omicidio.