Si è conclusa intorno alle 23, dopo ritardi, sospensioni, pause e attese, la seduta del consiglio comunale di Trani. Una maratona che ha permesso l’approvazione di 17 punti all’ordine del giorno, sui 18 previsti. Unica “non approvazione” il debito fuori bilancio riguardante il servizio svolto dalla ditta Csi, con sede ad Apricena, per il supporto all’Ufficio Tributi, punto ritirato per richiesta proprio della maggioranza.

Particolarmente animata la discussione sulla possibilità di aumento delle commissioni consiliari: la decisione, fortemente osteggiata dalle consigliere del Movimento 5 Stelle Di Lernia e Papagni, la cui batttaglia è stata condivisa da tutta l’opposizione, è stata difesa e caldeggiata dal proponente, Franco Laurora, e dalla maggioranza. Alla base della scelta la necessità di implementare la vita della macchina amministrativa e delle risposte ai cittadini oltre al fatto che, come ha spiegato Laurora, la massima retribuzione di un consigliere comunale è decisa già per legge. Briguglio, invece, ha rimarcato come non saranno i singoli gettoni a creare un danno ai cittadini, a fronte di un miglioramento dell’offerta dei servizi pubblici.

A margine dei temi centrali, due proposte si sono distinte, per motivi opposti. La consigliera Nenna, a cui è andata la delega al centro storico, ha promesso agevolazioni per chi vorrà promuovere con nuove iniziative la vitalità economica della parte vecchia della città. Dalla parte opposta, il sindaco Bottaro ho proposto la realizzazione di uno snodo ferroviario tra Trani e Andria oltre alla realizzazione di una “metropolitana del mare”.